Borsa: l'Europa resta debole malgrado l'indice dei prezzi in Usa
Pesano i titoli dell'auto, Milano -1,3%
Si confermano deboli le Borse europee mentre si muovono in ordine sparso gli indici a Wall Street dopo che il dato Ppi dei prezzi alla produzione è sceso inaspettatamente a maggio rispetto al mese precedente e ha segnato un aumento del 2,2% sull'anno sotto le stime che lo davano al 2,5%. Per il mercato è un segnale di un rallentamento dell'inflazione e fa scommettere in un taglio dei tassi della Fed alla prossima riunione. Per questo sono i rendimenti dei titoli di stato americani sono scesi sotto la soglia del 4,3%. In Italia invece è poco mosso il Btp (al 3,94%) e lo spread con il Bund ( 142 punti base). A Piazza Affari (-1,4%) dove Stellantis soffre (-1,7%) nel giorno dell'investor day, fa peggio Iveco (+4,9%) in una brutta seduta per i titoli automobilistici europei alle prese coi dazi contro i veicoli cinesi e i timori di ritorsioni da Pechino. La peggiore a Stoccolma è Volvo Car (-6,5%) che ha tra l'altro la cinese Geely fra i suoi maggiori soci, ma non va meglio ai gruppi dell'auto quotati a Francoforte (-1,11%) e a Parigi (-1,26%) appesantiti dall'automotive. Non fanno tuttavia molto meglio le banche europee in buon parte orientate al ribasso.
N.Fischer--NZN