Tajani, mandato di arresto Cpi a Netanyahu non utile alla pace
'Sosteniamo la Corte ma non prenda decisioni politiche'
"Prudenza, lettura delle carte, discuteremo cosa fare" con i partner, anche in occasione del G7 Esteri in programma da domani a Fiuggi. Lo ha detto il ministro degli esteri Antonio Tajani a 'In Mezz'ora' commentando il mandato d'arresto contro Benyamin Netanyahu emesso dalla Corte penale internazionale. "Noi sosteniamo la Cpi ma la Corte deve agire puntando sul diritto e non sulla politica" ed è "inconcebile" mettere sullo stesso piano un "terrorista che ha pianificato omicidi di israeliani casa per casa con un capo di governo eletto democraticamente e amico dell'occidente", anche se poi "non si è d'accordo su come ha reagito a Gaza", ha aggiunto Tajani. Il ministro sul mandato d'arresto ha espresso dubbi sulla tempistica: "Ho qualche dubbio sulla sua utilità in questo momento in cui invece bisogna arrivare alla pace", perché "se si sttacca un contendente in modo così forte è più difficile arrivare ad un accordo di pace".
O.Pereira--NZN