Un terzo del traffico Internet è da bot dannosi, record 2023
Rapporto Thales, traffico dovuto a utenti umani appena il 50,4%
Il 32% di tutto il traffico Internet sono bot dannosi, sistemi automatizzati specializzati nel creare danni ai siti, truffe, disinformazione o invadere le mail di spam: a dirlo è il rapporto Imperva Bad Bot di Thales che sottolinea inoltre che il traffico dovuto a utenti umani è solo del 50,4% mentre grazie anche all'Intelligenza Artificiale la presenza generale di bot (compresi quelli non malevoli) ha raggiunto nel 2023 livelli record, con il 49,6% del traffico globale. "I bot sono una delle minacce più pervasive e in crescita che ogni settore deve affrontare", ha detto Nanhi Singh, General Manager, Application Security di Imperva, società del Gruppo Thales. "Dal semplice web scraping alla creazione di account dannosi, allo spam e all'impossibilità di utilizzare i servizi di rete - ha aggiunto - i bot hanno un impatto negativo sulle organizzazioni, colpiscono i servizi online e richiedono grandi investimenti per supporto ai clienti e le infrastrutture". Complice anche i sempre più sofisticati modelli di IA generativa, in grado di produrre testi e contenuti credibili, il traffico generato dai bot è in costante crescita, con un aumento di 2 punti percentuali rispetto al 2022, con picchi di bot dannosi concentrati in alcuni paesi come Irlanda (71%) e Germania (67,5%). Si tratta di sistemi in grado simulare il comportamento umano, eludere le difese informatiche e produrre anche gravi danni: un problema particolarmente sentito nel gaming, con un traffico generato da bot del 57,2%, seguito dalle vendite al dettaglio (24%), viaggi (21%) e servizi finanziari (16%)."I bot automatizzati - ha aggiunto Singh - supereranno presto la percentuale di traffico Internet proveniente dagli esseri umani, cambieranno il modo in cui le organizzazioni produrranno e proteggeranno i siti Web e le applicazioni".
L.Rossi--NZN