Polittico di Piero della Francesca ricomposto dopo 555 anni
In mostra al Poldi Pezzoli di Milano grazie a prestiti esteri
Smembrato a fine Cinquecento, torna a ricomporsi per la prima volta da allora il Polittico agostiniano realizzato da Piero Della Francesca per l'altare maggiore della chiesa degli agostiniani a Borgo San Sepolcro nell'Aretino fra il 1454 e il 1469. Lo fa al museo Poldi Pezzoli di Milano che è riuscito a riunire le 8 tavole conosciute (la tavola centrale e gran parte della predella sono andate disperse), unendo al suo San Nicola da Tolentino, San Giovanni evangelista, la Crocifissione, Santa Monica e San Leonardo in arrivo dalla Frick Collection di New York, il Sant'Agostino del Museo de Arte Antiga di Lisbona, il San Michele Arcangelo della National Gallery, e Sant'Apollonia dalla National Gallery of Art di Washington. E ora le espone fino al 24 giugno nella mostra 'Piero della Francesca. Il polittico agostiniano riunito'. Le tavole, ciascuna con la cornice in cui sono state montate nei secoli, saranno visibili nella stessa stanza in un allestimento di Italo Rota e di Cra-Carlo Ratti associati che le ha accostate a due a due con una illuminazione creata appositamente da Artemide. L'esposizione - curata da Machtelt Brüggen Israëls, del Rijksmuseum, e Nathaniel Silver - è stata anche l'occasione per un esame diagnostico delle opere. In particolare Fondazione Bracco che è main partner della mostra (mentre Intesa Sanpaolo è partner istituzionale con le Gallerie d'Italia) ha promosso e finanziato gli esami sul San Nicola eseguiti sul posto da un team di ricercatori della Statale di Milano dello spinoff Iuss Pavia DeepTrace Technologies con la collaborazione del Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale, coordinato dalla professoressa Isabella Castiglioni che ha permesso di scoprire alcuni segreti dell'opera (realizzata su legno di pioppo) e delle tecniche di Piero della Francesca "pittore di luce", capace di utilizzare l'olio come i fiamminghi. Questo, insieme all'esame delle altre tavole, ha permesso di fare una serie di scoperte e anche ipotesi su quanto manca. Attraverso l'esame di San Michele Arcangelo, ad esempio, con lo stereoscopio è stato possibile identificare l'accenno di un piede accanto a un drappo di velluto rosso sopra un gradino di porfido all'angolo in basso della tavola e da lì dedurre che la tavola centrale del polittico era la Madonna in ginocchio che viene incoronata da Cristo. Risultati spiegato in un video che completa la mostra in cui le opere sono riunite. "La riunione del secolo" l'ha definita la direttrice del Poldi Alessandra Quarto, che ha approfittato della chiusura temporanea della Frick Gallery ed è riuscita a convincere al prestito gli altri musei.
B.Brunner--NZN