Fratoianni da Ilaria Salis, in Ue vuole occuparsi dei fragili
'In carcere condizioni migliorate da quando è esploso il caso'
"Entusiasta per una campagna elettorale che in realtà non può fare ma sente molto, determinata, consapevole e proiettata sul futuro. Molto desiderosa non solo di uscire dal carcere ma anche di poter, dopo questa esperienza e con l'opportunità dell'elezione al Parlamento europeo, occuparsi di diritti umani, dei più fragili". Così è apparsa Ilaria Salis agli occhi del leader di Sinistra italiana Nicola Fratoianni, che in mattinata ha incontrato in carcere a Budapest la donna detenuta dal febbraio 2023 in attesa di giudizio e candidata con Avs alle Europee. Un incontro di "un'ora, nel parlatorio, con in mezzo un vetro divisorio", spiega all'ANSA Fratoianni, che ha raccontato a Salis "come sta andando la campagna, e dell'entusiasmo, della solidarietà e dell'affetto che ci sono attorno alla sua candidatura. Ne era contenta. È concentrata sulla possibilità che questa vicenda contribuisca a far finire l'incubo per una donna di 39 anni in carcere da oltre sedici mesi carcerazione preventiva". Per Salis "le condizioni in carcere sono migliorate dopo che il suo caso è esploso. Questa è anche una risposta alle tante discussioni in Italia riguardo a quanto sia meglio tenere in silenzio certi casi ed evitare di fare troppo baccano". "La verità è che i primi 13 mesi di carcerazione preventiva nel silenzio sono stati caratterizzati da violazioni molto pesanti. Poi le cose sono cambiate. Mi ha confermato che, pur in un contesto carcerario molto rigido, oggi ha una condizione migliore e maggiore attenzione ai suoi problemi e bisogni, come dovrebbe essere per tutti i carcerati".
W.Odermatt--NZN