India, medici ancora in sciopero dopo stupro dottoressa Kolkata
Protestano anche cliniche private; veglie 'per la giustizia'
Prosegue in India lo sciopero nazionale dei medici degli ospedali pubblici. Dopo che in numerose città gli specializzandi hanno incrociato le braccia a tempo indeterminato da lunedì, garantendo il loro impegno solo sui servizi essenziali, l'Indian Medical Association, il più grande sindacato medico del paese ha promosso per domani una "astensione dal lavoro" di 24 ore in tutta l'India che coinvolgerà anche le strutture private. Lo stupro e la brutale uccisione, il 9 agosto, di una specializzanda dell'ospedale statale R di Kolkata hanno riacceso l'attenzione sulla mancanza totale di sicurezza e controllo nelle strutture sanitarie governative e riportato nelle piazze del paese la rabbia per il problema cronico della violenza contro le donne. Nella notte dell'Indipendence Day, una imponente manifestazione di migliaia di donne ha invaso le strade di Kolkata al grido di "vogliamo giustizia". La polizia di Kolkata ha fermato un sospettato del crimine, una sorta di agente di sorveglianza dell'ospedale; i genitori della vittima hanno dichiarato tuttavia ai media di sospettare uno stupro di gruppo, e hanno accusato gli agenti di cattiva gestione del caso e negligenza. Come richiesto anche dalla governatrice del Bengala Occidentale Mamata banerjee, l'indagine è stata affidata al Central Bureau of Intelligence, la principale agenzia investigativa del governo indiano.
D.Smith--NZN