Attesa per la Fed, le Borse scattano e l'oro è record
Milano regina d'Europa, non si teme più una recessione Usa
Seduta positiva in Asia e Pacifico, scatto in avanti dell'Europa, con Piazza Affari sullo scalino più alto del podio. Il mercato azionario potrà dire di aver concluso la sua migliore settimana del 2024. Mentre i trader valutano gli ultimi dati economici alla ricerca di indizi sulle prospettive della politica della Federal Reserve aspettando il discorso di Jerome Powell a Jackson Hole venerdì prossimo. Il fil rouge oggi per tutte le Borse è stato il pensiero che la Fed non avrà bisogno di un allentamento aggressivo della sua politica, dato che l'economia americana non sta cadendo da un un precipizio, i timori di una recessione si allontanano. L'oro intanto, bene rifugio per eccellenza, ha segnato il suo record, infrangendo per la prima volta la soglia dei 2.500 dollari l'oncia, in rialzo dell'1,8% superando il precedente record stabilito il mese scorso, dopo la deludente lettura del mercato immobiliare statunitense che ha rafforzato le aspettative di tagli rapidi e più profondi da parte della Fed. I tassi più bassi sono generalmente positivi per l'oro, che non paga interessi, spiegano gli analisti. E' un trend che prosegue da inizio anno (+20%) grazie al crescente ottimismo sull'allentamento monetario e sui grandi acquisti da parte delle banche centrali. La domanda di oro come bene rifugio è aumentata anche a causa dei crescenti rischi geopolitici, tra cui le tensioni in Medio Oriente e il conflitto della Russia con l'Ucraina. I titoli europei hanno registrato il maggior guadagno settimanale da maggio, grazie ai dati economici ampiamente positivi a livello globale che hanno attenuato le preoccupazioni sullo stato di salute dell'economia. L'indice Stoxx Europe 600 è salito dello 0,3%: regina - complice anche il bisogno di recuperare un giorno di chiusura - è stata Milano, che ha chiuso in rialzo del 2,2%. Ma hanno guadagnato anche Francoforte (+0,77%) e Parigi (+0,35%). Solo Londra ha chiuso l'ottava in calo (-0,43%). A Milano hanno dominato i bancari, con Mediobanca che ha guadagnato il 4,3%, Unicredit il 3,6% e Intesa Sanpaolo il 3,10 per cento. In generale però sono i titoli del settore auto e del retail ad aver guadagnato di più in Europa mentre l'energia e il settore immobiliare sono rimasti indietro.
A.Ferraro--NZN