Tumori vie urinarie, primo vaccino contro rischio di recidiva
Sperimentazione al policlinico di Bari su 75enne con neoplasia
Un vaccino creato in base alle mutazioni genetiche che caratterizzano un paziente oncologico ad alto rischio di recidiva. Un modo per consentire a chi è malato di poter pensare al proprio futuro. Al policlinico di Bari "per la prima volta al mondo", è detto in una nota, una paziente di 75 anni affetta da neoplasia delle vie urinarie, è stata avviata "dopo chirurgia alla combinazione terapeutica del vaccino a mRNA (RNA messaggero) personalizzato, autogene cevumeran, e nivolumab (immunoterapia approvata dall'autorità regolatorie internazionali, ad oggi non ancora rimborsata nel Nostro Paese in questo scenario terapeutico)". Un vaccino progettato sulla base delle mutazioni individuate sul suo campione tumorale. La donna lo scorso agosto è stata sottoposta a intervento chirurgico che ha comportato "la resezione completa di una neoplasia dell'alta via urinaria ad alto rischio di recidiva sulla base delle caratteristiche istopatologiche", si legge nel comunicato diffuso dal policlinico. Il campione chirurgico e il sangue periferico della 75enne sono stati analizzati con sequenziamento di nuova generazione da un'azienda di biotecnologia e biofarmaceutica esterna per "identificare e quantificare - continua la nota - le mutazioni somatiche caratterizzanti la sua neoplasia e per generare molecole di Rna messaggero codificanti per i neoantigeni specifici del tumore della paziente". In questo modo, con la vaccinazione si previene la recidiva a cui la donna era esposta. "Fino a oggi abbiamo potuto usare solo la chemioterapia convenzionale ed è difficile trovare le parole per esprimere la gioia di essere riuscita, grazie al duro e costante lavoro di tutto il team, a offrire questa rivoluzionaria strategia terapeutica alla nostra paziente", spiega Mimma Rizzo, investigatore principale dello studio per l'Oncologia medica del Policlinico di Bari. "Al policlinico di Bari si sta scrivendo una pagina importante della medicina del futuro, orientata sempre di più verso cure individualizzate", ha commentato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano.
G.Kuhn--NZN