Reparti psichiatrici, il 49% degli operatori ha subito violenza
Sindacato infermieri: "2024 annus horribilis, urge intervento"
Quasi il 49% degli infermieri e dei professionisti sanitari dei Servizi psichiatrici di diagnosi e cura (Spdc) ha subito almeno una forma di violenza negli ultimi due anni. Il 20% delle aggressioni è commesso da "pazienti difficili", con patologie psichiatriche unite ad abuso di sostanze o precedenti penali. Tuttavia, il 69% degli operatori non denuncia le aggressioni subite per paura di ritorsioni o sfiducia nel sistema, una reticenza soprattutto femminile. È il quadro delineato dal Sindacato nazionale infermieri Nursing Up, che porta alla luce l'escalation di aggressioni a professionisti nei reparti psichiatrici definendo il 2024 come "annus horribilis". Il sindacato evidenzia i casi più eclatanti. La vandalizzazione del reparto a Baggiovara, il tentativo di strangolamento di un'infermiera da una paziente a Grosseto, la puntura con una siringa di un infermiere durante una colluttazione (sempre con un paziente) a Pordenone, gli schiaffi e i pugni contro una dottoressa all'ospedale Santa Chiara di Pisa, l'aggressione di tre operatori a Desio, il sequestro di una psichiatra e un'infermiera per 45 minuti da parte di un uomo armato di coltello a Firenze, l'accoltellamento di un medico a Bolzano, l'aggressione di un infermiere e agenti penitenziari nel carcere Pasquale di Lorenzo ad Agrigento. Nursing Up, a questo proposito, evidenzia la complessità delle aggressioni che avvengono nelle carceri italiane e le difficoltà date da sovraffollamento e mancanza di risorse. Il sindacato ribadisce la necessità di maggiore sicurezza nei reparti e nei pronto soccorso, con protocolli chiari e vincolanti e maggiore presenza di agenti con allargamento delle fasce di intervento. Ma anche supporto psicologico agli operatori sanitari e ampliamento degli spazi dedicati ai pazienti difficili, per evitare sovraffollamento nei reparti e nei Ps. "Si parla fin troppo poco dei pericoli che quotidianamente deve affrontare un professionista sanitario che lavora in un reparto psichiatrico e si dà per scontato che, quando ciò avviene, rientra nella normalità, vista la natura dei pazienti", commenta Antonio De Palma, presidente Nursing Up. "È un'emergenza che non può più essere ignorata. Serve un intervento urgente, un cambiamento radicale, per garantire maggiore sicurezza e dignità ai professionisti della salute mentale".
O.Meier--NZN