A Londra lanci e birra, torna festa Mondiali di freccette
Novantamila biglietti venduti in 15', e' boom tra i giovani
Puntuale, come gli addobbi di Oxford Circus, i saldi di Harrods, il Boxing Day della Premier League, le festività natalizie a Londra portano con sé la Coppa del Mondo di freccette, 16 giorni di lanci e birre, travestimenti e canti, agonismo e carnevale, fino all'assegnazione del titolo, il 3 gennaio. Uno spettacolo nello spettacolo: in pedana atleti professionisti che si sfidano per un montepremi di quasi tre milioni di euro, di cui oltre mezzo milione al solo vincitore. In platea un pubblico festoso quanto variegato, assiepato lungo banconi stracolmi di pinte ed entusiasmo. Scene da Oktoberfest, ma con il guizzo e l'ironia tipicamente britannica. Appuntamento all'Alexandra Palace, edificio vittoriano di 151 anni nel nord di Londra, sold-out per ogni singola sessione di gara: quest'anno i 90mila biglietti disponibili sono andati esauriti in 15 minuti. Un record che conferma l'attesa spasmodica, cresciuta sempre più negli anni, per i darts, consolidato fenomeno mediatico, che in molti sognano possa un giorno diventare disciplina olimpica. Giunto alla 32esima edizione, poco meno di 100 gli atleti in gara (di 27 nazionalità), il favorito resta il campione uscente Luke Humphries, ma l'attesa è tutta per l'enfant prodige Luke Littler, capace lo scorso anno, a 16 anni da esordiente assoluto, di arrivare fino alla finale. Impressionante per precisione di esecuzione e forza mentale, le due principali qualità richieste ai giocatori di uno sport, le freccette appunto, perennemente in bilico tra disciplina sportiva e piacevole passatempo da pub, dove i darts sono entrati nel tessuto socio-culturale dell'isola. Fino a diventare un vero e proprio culto nella capitale. Che oggi attrae anche i giovani, sia per il contorno festaiolo che circonda i tornei, ma anche per i premi in palio: un giocatore guadagna fino a 8mila euro al giorno in caso di vittoria, e i più forti - tra esibizioni e ingaggi pubblicitari - possono raggiungere stipendi annuali considerevoli. La maggior parte dei partecipanti resta di passaporto britannico (che hanno vinto 27 mondiali su 31), ma la piattaforma di giocatori è ormai internazionale. Anche grazie alla copertura televisiva (il mondiale è trasmesso in diretta persino in Italia) che sfrutta il carattere ipnotico dei dardi, capaci di incollare al divano milioni di telespettatori grazie alla ripetizione identica dello stesso semplice gesto: caricamento dell'avambraccio e lancio della freccetta verso il bersaglio (Bull), dal diametro standard di 45 centimetri, appeso ad una distanza di 237 cm dalla linea di tiro. Ma è il contorno che rende il mondiale un evento imperdibile nella sua pittoresca eccentricità. Come tradizione, gli spettatori si presentano vestiti nelle maniere più fantasiose e improbabili, travestiti da preti o animali, personaggi delle fiabe o di serie tv. E poi c'è la birra, protagonista assoluta delle ore di gara: si calcola che venga bevuti mezzo milione di pinte bevute durante il mondiale. Bionde tenute con una mano, con l'altra vengono esposti cartelli con messaggi di incitamento per i giocatori. Ma anche solo saluti a casa, rivolti ai cari davanti alla tv. Perché i mondiali di freccette sono sì una faccenda seria, ma anche no.
W.O.Ludwig--NZN