Il Labirinto di creta al Petruzzelli, l'opera pop di Piovani
Ieri la prima del lavoro commissionato al premio Oscar
Diverte, fa sognare e anche riflettere Il labirinto di Creta, l'opera commissionata dalla fondazione Petruzzelli al premio Oscar Nicola Piovani, per la programmazione ragazzi. In occasione della prima, accolta da un politeama barese sold out, i narratori che seguono per tutto il tempo Teseo e Arianna fino all'uccisione del mostruoso Minotauro, parlano col pubblico rivolgendosi proprio ai "ragazzini" di cui è ghiotta la "bestia immonda" che vive nel labirinto. E i dialoghi tra gli attori sul palco, dal libretto firmato anche da Paola Ponti, strappano anche qualche risata. Le atmosfere ricordano il circo e i cartoni animati della Disney. Le musiche, suonate dall'orchestra del Petruzzelli, diretta dallo stesso Piovani, sono a volte auliche, altre pop, specie quando una narratrice si cimenta in un rap. Piovani spiega di aver "scritto nella speranza di far scoprire ai giovani spettatori che assisteranno al labirinto di Creta che l'opera, quella col soprano, il tenore, il baritono, il coro, l'orchestra, la scenografia, può essere una forma d'arte divertente, stimolante, avvincente, a qualunque età, purché tenuta al riparo dagli intellettualismi autoreferenziali. L'intellettualismo, l'ho detto spesso e ci tengo a ripeterlo, può fare più danni dell'analfabetismo". Di grande qualità tutto il cast, conquista con la sua voce Maria Rita Combattelli (Arianna). Molto bravi anche Murat Can Guvem (Teseo) e Toni Nežić (Il Minotauro). Sempre impeccabile il coro del Petruzzelli. La fondazione Petruzzelli evidenzia che la nuova produzione e il nuovo allestimento nascono "con il preciso intento di generare una nuova visione e partecipazione ad uno spettacolo d'opera 'nuova'", e l'obiettivo, stando a quello che si è visto sul palco, sembra davvero raggiunto. Opera per ragazzi e per chi, per una sera, ragazzo vuol tornare. E chissà che l'enorme gomitolo di lana che Arianna dona a Teseo per trovare la via d'uscita dal labirinto non sia quello che sempre più giovani seguiranno per avvicinarsi a un mondo che ora sembra più vicino e alla portata di tutti.
L.Zimmermann--NZN