La pianista giapponese Saya Ota in concerto a Bologna
Il 23 giugno con brani di Haydn, Debussy e Schumann
Occasione assai rara per ascoltare un grande talento del pianoforte proveniente dal Giappone, la ventinovenne Saya Ota, vincitrice di tre pripmi premi in altrettanti concorsi tra Francia, Italia e Spagna. Domenica 23 giugno alle 18.30 nella Sala "Andrea e Rossano Baldi" di Rastignano, appena fuori Bologna, Saya Ota ritorna a suonare al CIrcolo della Musica dopo l'affermazione al Concorso Baldi 2023, quando vinse il primo premio segnalandosi "per la bellissima musicalità, la cura assoluta del fraseggio e dei particolari, oltre alla tecnica immacolata". Un pianismo moderno, delicato ed estremamente deciso, che unisce un grande lavoro di rifinitura del suono e un talento naturale tendente sempre al bello. Qualità ideali per qualsiasi autore, ma in particolare per le opere di Franz Joseph Haydn, il padre del Quartetto e della Forma Sonata, che ha lasciato un immenso repertorio pianistico, ingiustamente trascurato. Saya Ota proporrà la celebre Sonata N. 59 in mi bemolle maggiore, una fra le più amate ed eseguite dai grandi pianisti, particolarmente cara ad uno storico interprete come Emanuel Ax. La straordinaria scuola del francese Jacques Rouvier, con cui Saya Ota si è diplomata al Mozarteum di Salisburgo e quella dell'ucraino Leonid Margarius all'Accademia Pianistica di Imola farà sentire sicuramente i suoi frutti nella lettura che Soya Ota darà dei 7 Preludi di Claude Debussy tratti dal secondo libro (Feuilles mortes, La Puerta del Vino, Bruyères, Général Lavine-excentrique, Ondine, Canope, Feux d'artifice) e degli otto Phantasiestücke Op. 12 (Pezzi fantastici) di Robert Schumann, vale a dire l'apoteosi del romanticismo al pianoforte.
A.Wyss--NZN