Al cinema Shukran, storia di un medico e un bambino in guerra
Per 3 giorni in sala il film tratto dal libro di Giovanni Terzi
Nella Siria dilaniata dalla guerra civile, con il popolo che insorge contro il regime di Assad, un cardiochirurgo infantile, il dottor Taher Haider, si troverà di fronte alla decisione più difficile della sua vita: operare un bambino malato, di nome Mohamed, figlio di uno dei componenti del gruppo terroristico che uccise suo fratello. Il medico siriano terrà fede al giuramento di Ippocrate? È la vicenda narrata in Shukran (che in italiano vuol dire 'grazie'), opera prima del regista Pietro Malegori basata su una storia vera tratta dall'omonimo libro di Giovanni Terzi, edito da Piemme Mondadori. Il film arriva nelle sale per tre giorni, da lunedì 8 a mercoledì 10 luglio, distribuito da Eagle Pictures in lingua originale, in arabo e inglese, con sottotitoli italiani. Pellicola prodotta da Guia Invernizzi Cuminetti ed Emanuele Berardi per Addictive Ideas, insieme a 3 Marys Entertainment, Frame by Frame e Rosebud Entertainment Pictures e con il contributo di Apulia Film Fund di Apulia Film Commission e Regione Puglia a valere su risorse del POC Puglia 2014-2020 e in associazione con Intesa Sanpaolo. Il film, presentato in anteprima nel 2023 ad Alice nella città, sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema di Roma dedicata alle giovani generazioni, vede come protagonisti Shahab Hosseini (vincitore di Cannes come Migliore attore protagonista nel 2016 con 'Il cliente'), Camelia Jordana, (vincitrice del Cesar nel 2018 come migliore attrice esordiente, nominata come migliore attrice nel 2021 e disco di platino in Francia) e con Antonio Folletto. Le scene sono state girate in Puglia, tra Lecce, Gallipoli, Maglie a Torre Colimena, San Pietro in Lama, Porto Cesareo, Torre Specchia, Campi Salentina, Porto Badisco, ma anche Gravina di Ginosa ed Altamura.
F.E.Ackermann--NZN