Il violoncello, mondo da scoprire. Bru Zane lo celebra
Festival a Venezia. Direttore, scuola francese modello nell'800
(di Luciano Fioramonti) "Tutti conoscono il quintetto con due violoncelli di Schubert, ma ne abbiamo 34 di Georges Onslow, sei di Thèodore Gouvy, dieci di Adolphe Blanc, uno di Cherubini a Parigi. La musica francese conta decine e decine di quintetti con due violoncelli. C'è tutto un mondo da scoprire". Alexandre Dratwicki, direttore artistico del Palazzetto Bru Zane, svela uno scenario poco conosciuto dal grande pubblico parlando di 'Passione Violoncello', il festival che il centro di musica romantica francese propone a Venezia fino al 24 ottobre. "È la prima volta che mettiamo al centro dell'attenzione uno strumento anziché un autore - dice all'ANSA - ma l'800 è il secolo del violoncello e la Francia ha un repertorio davvero molto interessante di questo strumento. Dalla creazione del Conservatorio di Parigi nel 1795 professori e classi di violoncelli di altissimo livello hanno dato inizio a una scuola francese che è stata un modello per l'intero periodo romantico". Lo scorso fine settimana la kermesse si è aperta anche con i concerti molto applauditi del Quatuor Cambini-Paris con la violoncellista Marion Martineau nei quintetti con due violoncelli di Charles-Nicolas Baudiot e Théodor Gouvy e nella romanza per violoncello e quartetto d'archi di Auguste Franchomme, e dei violoncellisti Anna Gastinel e Xavier Phillips con i loro allievi Lila Beauchard e Leonardo Capezzali in composizioni di Offenbach e Franchomme accanto a opere quasi del tutto ignorate di Marie-Joseph Erb e di Hélène-Frédérique De Faye-Jozin. "C'è tutto un repertorio per tre o quattro violoncelli senza pianoforte - spiega Dratwicki, musicologo appassionato alla guida dei ricercatori dalla nascita del centro nel 2009 -. Oggi nei conservatori e nelle accademie i professori fanno trascrizioni per gruppi di violoncelli, ma in Francia abbiamo un repertorio assolutamente originale. ll livello è altissimo perché nelle opere e nelle sinfonie del patrimonio francese il violoncello solo occupa un ruolo molto importante". L'obiettivo del festival è far conoscere nei sette concerti in cartellone opere mai eseguite, con strumenti storici, senza il puntale, con le corde in budello o con archetti più corti, raccontando l'evoluzione dello strumento dal punto di vista dei materiali e della costruzione. In programma anche composizioni per violoncello solo e pianoforte per testimoniare la rivoluzione della scrittura per il violoncello nell'Ottocento e del suo passaggio progressivo da strumento di accompagnamento a solista. La chiusura, il 24 ottobre, è affidata agli artisti italiani Miriam Prandi (violoncello) e Gabriele Carcano (pianoforte) in un programma che alternerà opere di Claude Debussy e Nadia Boulanger, e la sonata di César Franck che, si dice, abbia ispirato a Proust la famosa "Sonata di Vinteuil" della Recherche du temps perdu.
F.Carpenteri--NZN