Motta, "ho portato il live in sala di registrazione e viceversa"
Esce Suona! Vol. 1, "scardina verticalità degli arrangiamenti"
Un anno fa, proprio di questi tempi, Motta, sull'onda della necessità di trovare nuovi stimoli ed evitare il pericolo di ripetersi, metteva un punto e ripartiva dalla musica con un album (dal titolo programmatico La musica è finita) che pur non rinnegando il passato cercava nuove strade. Un anno dopo, il cantautore toscano, dando seguito alle sue parole ("la musica, che finisce e riparte, si trasforma ed evolve") fa un passo in più: ha ripreso in mano alcuni suoi lavori, non necessariamente i più famosi, dando loro nuova vita. "Ho messo l'acceleratore su una libertà che mi mancava da un po'. Un processo libero che mi vede rimettere in discussione anche canzoni di 10 anni fa, quelle da solista e quelle con la mia vecchia band dei Criminal Jokers", racconta l'artista, all'attivo quattro album in studio e uno dal vivo. Il risultato è Suona! Vol. 1 (prima uscita di Sona Music Records, la sua etichetta, distribuito da ADA Music Italy), in uscita in digitale l'11 ottobre. "Scardinare la verticalità degli arrangiamenti è stato bello dal punto di vista musicale, ci siamo presi delle libertà che quando sei nella costruzione di pezzi inediti non riesci a prenderti. Questo progetto lo considero un mixtape libero", dice raccontando un disco, che ruota intorno alla potenza, alla passione e ai sentimenti spesso contrastanti che la musica ha la capacità di esercitare su ogni individuo. La particolarità dell'esperimento artistico (nato e prodotto insieme a Cesare Petulicchio e Giorgio Maria Condemi) è fondere la dimensione live con quella dello studio di registrazione: dare vita a un album che suona come a un concerto e dare vita a concerti (7 e 8 novembre Roma, 17 novembre Reggio Emilia, 27 e 28 novembre Milano) in cui il cantautore e i suoi compagni di viaggio portano in scena canzoni che prendono forma come può succedere solo all'interno di uno studio di registrazione.
A.Ferraro--NZN