Delpero, 'agli Oscar siamo Davide contro Golia'
"Penalizzati anche dalla cancellazione del fondo del ministero"
(di Francesco Gallo) Un piede agli Efa, dove corre come miglior film e regia, e il cuore agli Oscar dove, dopo essersi assicurata il Leone d'Argento a Venezia, il suo 'Vermiglio' aspira ad entrare nella short list (lo si saprà il 17 dicembre). Così oggi a Lucerna Maura Delpero dove si terrà stasera la 37ma edizione degli European Film Awards: "Per la campagna agli Oscar abbiamo un piccolo budget, ci affidiamo per ora a Rai Cinema e Cinecittà. Tra l'altro il fondo speciale del ministero per la campagna Oscar (circa 150.000 Euro) a inizio anno è stato tolto e ad oggi non sappiamo cosa succederà. É stato uno degli ultimi atti del ministro Sangiuliano. E per fare una campagna agli Oscar di soldi ce ne vogliono molti. Ci sono film che hanno a disposizione milioni di dollari. Siamo un po' Davide contro Golia, quello che stiamo facendo negli States sta andando molto bene. Il nostro distributore americano (Sideshow e Janus Film) mostra un cauto ottimismo. Certo in questa fase è così, ma se dovessimo entrare nella shortlist le cose cambieranno". Cosa pensa del fatto che il suo film sia stato preferito al campione di incassi 'Parthenope' a firma del premio Oscar Paolo Sorrentino? "Non è una domanda che dovete fare a me, ma casomai alla commissione selezionatrice - dice quasi stupita - . Io faccio tutto, ma certo non mi auto-valuto. Comunque come Sorrentino ho potuto contare su un distributore americano anche se il suo era più forte, ma quello che sicuramente ha pesato in questa scelta è stata la risposta della stampa estera. Nel caso di 'Vermiglio' era stata unanime. E poi - aggiunge - l'Oscar è una cosa che sento un po' lontana da me, quasi una cosa buffa che mi capitava. Per me la cosa più difficile era vincere un Leone". Come spiega il favore della stampa estera per il suo 'Vermiglio' (è stato finora venduto in ben 40 paesi)? "Credo che la piccola realtà rurale di questo lavoro parli alla fine lo stesso linguaggio del mondo. Non racconto dei soliti 'mafia' e 'spaghetti', ma di una realtà poco raccontata e per la quale è stata poi anche difficile trovare attori". E ancora la regista su 'Vermiglio' (prodotto da Cinedora e Rai Cinema): "Certo nel film è centrale la questione femminile con la storia di queste tre sorelle, ma Vermiglio parla anche agli uomini e ti coinvolge perché in fondo dice come eravamo. Sono personaggi del passato che raccontano il nostro presente e anche dove è nata la nostra parità tra i generi che ha ancora tanta strada da fare". Nessun progetto futuro per Maura Delpero nata a Bolzano 48 anni fa e con studi a Bologna: "Ho preso una pausa, credo sia sano rigenerarsi tra un film e un altro. Nella vita è importante capire le priorità".
A.P.Huber--NZN